Mobili Classici Italiani
Vi identificate con la filosofia che abitare significa vivere e che vivere è qualcosa di più che abitare?
Abitare significa definire uno stile, sottoporsi a più sollecitazioni, trarre spunti e stimoli dalle cose che ci circondano. Significa selezionare, costruire il proprio spazio, affinchè sia coerente con la nostra personalità, affinche ci entusiasmi, ci rassicuri. Certo che vivere è qualcosa più dell’abitare, il mondo non sta solo nelle quattro pareti di casa. Vivere significa pensare, amare, volere e…anche abitare.
Dovendo fare i conti con oggetti che vivono da sempre, consegnatici da generazioni da progetti anonimi, come sviluppate l’indispensabile ricerca espressiva o stilistica?
Da decenni il mobile classico, che non va più considerato mobile d’arte, ma che ha assunto una dignità e connotazioni proprie, propone serie e rigorose rivisitazioni del mobile antico. Non si tratta quindi di operazioni all’insegna del design fotocopia, ma di riprese e rivalutazioni degli stili che offrono spunti alla creazione di modelli nuovi. Gli stilemi sono ormai consolidati nella memoria biologica di chi fa questo mestiere che, però, è orientato ad evolversi e non soggiace a regole fisse. La nostra è una ricerca continua sia in termini si gusto, sia di qualità e rifinitura del prodotto. La cura che viene riservata per raggiungere le prefissate qualità estetiche e sensoriali soggiace alla logica produttiva, secondo cui tutto quello che è importante fare per ottenere il risultato non va trascurato, non va tagliato. Per fare un esempio: la finitura dei nostri mobili è il risultato finale di un complesso processo di lucidatura a mano che prevede dalle 11 alle 13 fasi.
Per quanto riguarda la scelta del gusto, abbiamo diversificato la produzione creando due linee diverse tra loro (ma non per qualità di essenze): i Classici, rivolti ad un target medio alto e una linea di mobili rivolta ai più giovani, a tutti coloro che sono alle prese con la prima casa.
I Classici presentano linee più ricercate, l’altra invece offre linee più pulite.
L’offerta del prodotto è delineata sui modelli del gusto dell’interlocutore o seguite altre strade?
Seguiamo entrambe le strade: una è quella della reinterpretazione di ciò che è bello, l’altra di ciò che piace. Non sempre ciò che piace risponde all’idea universale di ciò che è bello (per alcuni sono più importanti le caratteristiche di solidità).
Quali fonti di ispirazione attigete per sottolineare la vostra individualità, la vostra vocazione la vostra differenza?
L’azienda ha quasi sessant’anni di storia radicata nel territorio di e il patrimonio di questo luogo (nonché in tutto il mondo), noto per essere la culla del mobile classico, rappresenta davvero un’inesauribile fonte di ispirazione. Inoltre, abbiamo indotto che è incredibilmente vivace e creativo. Gli spunti esploratori, inserendo nella ricerca stilistica non solo gli aspetti estetici, ma anche quelli che riguardano il contenuto, la materia prima. E’ una connotazione sulla quale insistiamo per distinguerci.
Avendo la vostra azienda radici nella storia e nella cultura artigianale, quale strada avete percorso per seguire la metamorfosi del gusto di arredare?
Il classico è rimasto fondamentale e coerente a se stesso anche nol modo di arredare.
Tuttavia, di recente abbiamo introdotto un concetto che mancava: il living classico. Lo abbiamo fatto proprio presentando una parete componibile, un’idea di estrazione moderna, messa al servizio del gusto classico. Una soluzione inedita e molto flessibile. Una proposta che ha riscosso molto successo e sulla quale continuiamo a muoverci.