INDUZIONE, attrazione magnetica
“IL NUOVO SISTEMA DI COTTURA STA PRENDENDO PIEDE NEL MERCATO ITALIANO ATTRAVERSO CONSUMATORI ATTENTI ALLE NUOVE TECNOLOGIE E AL DESIGN RAFFINATO E ATTUALE”
I piani di cottura ad induzione, approdati sul mercato degli anni Settanta, hanno conquistato ormai la maggior parte dei consumatori in Francia, Germania e nei Paesi dell’Europa settentrionale. In Spagna, Paese come l’Italia tradizionalmente legato alla cottura a gas, in 10 anni l’induzione ha raggiunto il 50% delle vendite.
Nel nostro Paese, invece, questo nuovo modo di cucinare sta prendendo piede solo da qualche tempo e coinvolge una convinta, seppur piccola parte d’utenti affascinati dalla più moderna tecnologia e da un design accattivante. Lo stile minimal e pulito di questi piani neri lucidi e perfettamente in linea con le cucine contemporanee, li rende, infatti, un vero e proprio status symbol.
TECNOLOGIA NEW AGE
La cottura per induzione avviene grazie ad alcune bobine posizionate sotto il piano in vetroceramica e alimentate da un generatore elettrico; una volta attivate le bobine creano un campo magnetico che, al posizionamento di una pentola sul piano viene chiuso, adattandola a permeare di corrente induttive. Queste correnti trasformano pio la pentola in un vero e proprio conduttore di calore: anziché agire sotto la superficie del piano, come avviene nei tradizionali piani cottura, agiscono direttamente alla base della pentola e il calore viene trasmesso direttamente al cibo, riducendo in questo modo i tempi di cottura. Per far sì che le bobine poste sotto il piano vengano attivate, è necessario utilizzare solo utensili a fondo ferritico, come ad esempio pentole in ferro, acciaio smaltato o inox. Materiali come il rame o il vetro, invece, non attivano il processo induttivo.
Nulla si rompe o si rovina, ma semplicemente se il materiale della pentola non è corretto, il processo di cottura non avviene. Alcuni tra i più moderni piani sono dotati di sensori che segnalano immediatamente l’utilizzo di materiali non compatibili. Un mito da sfatare è la difficoltà nel reperire le pentole e il loro costo. Sempre più spesso le pentole che si trovano sui punti vendita e nei grandi magazzini presentano il simbolo riguardante l’induzione e costano esattamente come le normali pentole utilizzate quotidianamente. Inoltre l’induttore individua esattamente la dimensione della pentola e di conseguenza si attira solo ed esclusivamente da quella parte che è a contatto con la pentola stessa garantendo omogeneità di cottura.
TUTTI I MERITI
Uno dei principali vantaggi dell’induzione, a fronte anche del radicale cambiamento degli stili di vita, è certamente la rapidità con cui viene riscaldato il cibo, possibile grazie all’azione diretta del calore sulla base della pentola. E’ stato infatti calcolato che i tempi per portare a ebollizione l’acqua per la pasta, oppure per scaldare l’olio per una frittura, ottenuti grazie alla tecnica a induzione sono addirittura la metà di quelli necessari con la cottura a gas: con il processo induttivo, grazie al fatto che non vi è dispersione di calore, sono ad esempio sufficienti solo tre minuti per portare ad ebollizione un litro d’acqua, contro i sette dei piani di cottura elettrici in vetroceramica e i cinque di quelli a gas.
E’ stato poi ampiamente dimostrato da alcune analisi fatte dalle aziende del bianco, che l’induzione ha un indice del rendimento del 90% ed è la tecnologia ad oggi più efficiente sul mercato. Inoltre la zona cottura si accende solamente quando viene appoggiata sopra la pentola, per poi spegnersi automaticamente alla rimozione di questa. Tutti questi fattori portano di conseguenza ad un notevole risparmio energetico. Ma proprio sul panorama energetico italiano bisogna fare una precisazione: nel nostro Paese è stata molto rallentata l’introduzione dei piani di cottura a induzione causa dell’elevato assorbimento nominale di questi modelli rispetto alla portata massima dei contatori (3 kW – 3.3 kW) installati nelle case italiane. Anche su questo punto è necessario però fare qualche precisazione: l’assorbimento nominale indica l’energia necessaria a mantenere accesi alla massima potenza tutti gli induttori insieme, una situazione più teorica che reale. L’utilizzo delle normali potenze per cucinare, invece, consente di utilizzare addirittura tutte e quattro le zone contemporaneamente con un assorbimento assai più limitato. Ad esempio un contatore da 3 kW è più che sufficiente per gestire una situazione limite in cui si preparano contemporaneamente una pasta, un sugo, delle bistecche e un contorno. In questa situazione, si assorbono meno di 2.5 kW. Alcuni prodotti posti sul mercato inoltre, hanno la possibilità di autoelimitare la potenza assorbita a un livello compreso tra i 2kW e 10kW per adattare il piano alla potenza del contatore ed evitare di far saltare la corrente. Test effettuati da gestori multiutilities italiani hanno dimostrato che cucinare a gas e cucinare a induzione ha lo stesso impatto sulla spesa familiare. Qualcuno pensa inoltre che, oltre al tradizionale legame con la cottura a gas, in Italia non esista abbastanza energia per supportare la tensione dovuta all’utilizzo di piani a induzione in tutte le case. La lenta penetrazione del prodotto, però, dovrebbe dare tempo alle compagnie elettriche di adattare le infrastrutture alle nuove esigenze come avvenuto con la diffusione dei condizionatori.
SICUREZZA E PULIZIA
I piani ad induzione si caratterizzano per l’assoluta sicurezza. Non solo si può eliminare il gas dall’appartamento rendendo la casa decisamente più sicura. Ma anche il piano, di per sè, è molto più sicuro di un metodo tradizionale: la zona cottura infatti viene attivata solitamente se viene a contatto con la pentola evitando quindi accensioni accidentali da parte soprattutto dei bambini; inoltre, visto che il calore viene generato direttamente sul fondo della pentola, la superficie del piano rimane quasi tutta fredda, senza quindi il rischio di possibili scottature. Per quanto riguarda le operazioni di pulizia bisogna sottolineare che la superficie del piano è completamente liscia, senza quindi il rischio di possibili scottature. Per quanto riguarda le operazioni di pulizia bisogna sottolineare che la superficie del piano è completamente liscia e questo facilita certamente la pulitura. Inoltre, rispetto ai piani di cottura elettrici in vetroceramica, la superficie del piano rimane quasi sempre fredda, come già detto, e in ogni caso, data la bassa temperatura, anche se il liquido dovesse fuoriuscire accidentalmente dalla pentola non c’è il rischio che si bruci.
Basta insomma un panno umido per pulire questo tipo di piano senza più preoccuparsi di detergenti per lavare e smacchiare la superficie.
DESIGN: COME DIFFERENZIARSI
I piani a induzione si distinguono gli uni dagli altri innanzitutto sulla base dell’estetica che, tramite un abile gioco di alternanze di materiali ricercati come il vetro e l’acciaio, può differenziare fortemente un prodotto dall’altro.
Vi sono poi numerosi elementi che lasciano spazio alla creatività del designer; come ad esempio le dimensioni dell’intero piano cottura , e soprattutto la serigrafia, che caratterizza le zone cottura rendendole diverse in base alle forme e alla loro combinazione; in questo modo si interviene contemporaneamente anche sulle potenze che si adattano a ogni esigenza; le zone cottura, estensibili e modificabili, si adeguano infatti a pentole di ogni forma e dimensione. Vi sono poi le cornici, che possono essere sia estetiche; sia strutturali che danno un tocco in più o meno deciso al design del piano. Infine un dettaglio per nulla trascurabile è il colore del piano stesso, fino ad oggi quasi esclusivamente nero e lucido, ora disponibile anche in bianco. Ma qualche produttore afferma che sta già lavorando per potersi garantire l’esclusiva di piani a induzione dai colori più disparati, e accostabili a qualsiasi tipo di cucina, per evitare anche le più piccole increspature nell’armonia degli stili. Bisogna inoltre sottolineare il fatto che, se esposti, questi prodotti potrebbero essere venduti con molta più facilità, anche perchè sempre meglio trovarsi di fronte ad un elettrodomestico, piuttosto che ad una foto da catalogo, per argomento nel migliore dei modi.