DISEGNI E VOLUTE PER SPAZI VIRTUALI
Le eleganti volute dei cancelli risvegliano l’interesse per un manufatto che, pur adattandosi nel tempo ai diversi stili architettonici,ha scritto un capitolo a parte nella storia delle arti.Questa panoramica semplificativa della produzione degli artisti del ferro che segue l’evoluzione dei cancelli dal Medioevo al Liberty racconta della sempre più curata funzione ornamentale di questi elementi per definire spazi virtuali per chiese e palazzi un’arte fatta di abilità e fantasia.E’ nella natura di un cancello delimitare uno spazio escludendone i più,ma il suo fascino sta nell’addolcire o,al contrario,nel rendere più amaro il divieto concedendo la visione di quello che sta al di là di esso,magari attraverso volute eleganti,disegni preziosi come una trina.Materia prima in cui sono forgiati i cancelli e il ferro,un metallo che ha accompagnato l’uomo fin dall’antichità,ma non nella realizzazione di oggetti artistici,perchè fino al Medioevo non si possedevano le conoscenze tecniche necessarie a rendere il ferro facilmente lavorabile.La storia dei cancelli in ferro inizia nel XII secolo e soltanto nel Duecento alla funzione puramente utilitaristica si aggiunge un’esigenza decorativa che dà luogo ai primi splendidi esempi di cancelli in ferro battuto,per altro destinati esclusivamente ad abbellire luoghi di culto,nella cui realizzazione si dimostrarono particolarmente abili i fabbri francesi.In Italia l’arte di lavorare il ferro per farne cancellate si fa strada soltanto nel Trecento;motivo caratteristico nella loro decorazione è il quadrilobo che,con modifiche e aggiunte,resiste fino a tutto il Cinquecento.E’ in questo periodo che i manufatti in ferro battuto si estendono dalle chiese alle dimore patrizie che,ma solo in Italia e Spagna,cominciano a circondarsi di grandiose cancellate.Un cambiamento sostanziale nella decorazione dei cancelli si verifica con l’avvento del Barocco;nuove conoscenze consentono di rendere il ferro più facilmente lavorabile e di piegarsi alle curve fantasiose,alle volute e ai fregi che caratterizzano il nuovo stile di cui maestri indiscussi,come in molte espressioni artistiche,sono i francesi.Nell’Italia settentrionale questa influenza è molto forte,anche se i modelli d’oltralpe vengono rielaborati in base alle tradizioni locali.Durante il Seicento e nel settecento con il Rococò il tipo di cancello più diffuso è caratterizzato dalla presenza di motivi vegetali nella parte inferiore e da una cimasa curvilinea con volute e riccioli.L’azione concomitante dello sviluppo delle tecniche di fusione e del mutamento del gusto decorativo porta,tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento a un cambiamento sostanziale nell’aspetto dei cancelli:non più elaborati motivi di ispirazione vegetale,ma schemi essenziali completati da rosette,borchie e nastri,temi decorativi caratteristici dello stile Neoclassico.Il ferro battuto viene sempre più spesso sostituito dal ferro e dal bronzo fusi,con i quali si realizzano sia cancellate che ringhiere di balconi.La vecchia tecnica del martellamento non è però messa definitivamente da parte,anzi nella seonda metà dell’Ottocento correnti artistiche come le Arts and Crafts le danno nuovo impulso.In seguito esponenti di primo piano del movimento dell’Art Noveau fanno del ferro,sia battuto che a fusione,un protagonista eccentrico delle loro realizzazioni.